La scherma si pratica con tre armi elettrificate: il fioretto, la sciabola e la spada.
Il fioretto: arma che "tocca" solo di punta, con un bersaglio valido costituito da tutto il tronco, coperto da un giubbetto conduttivo, e dalla gorgiera, cioè la parte inferiore della maschera. Come la sciabola è inoltre arma “convenzionale” poiché, se entrambi i tiratori portano a segno una stoccata, l’arbitro applicherà la convenzione schermistica: una serie di regole, eredità delle logiche degli antichi duelli, per cui “ha ragione”, e quindi vedrà assegnato il punto a proprio favore, chi tra i due abbia iniziato l’attacco per primo, parato e risposto quello dell’avversario o messo l’arma “in linea” (braccio disteso e verso un bersaglio valido) anticipando l’attacco avversario.
La sciabola: la più dinamica tra le armi, la sciabola consente di colpire con tutta la lama, ossia di punta, taglio o controtaglio, un bersaglio che coincide con la metà superiore del corpo. Anche a quest’arma si applica la convenzione.
La spada: l’arma più riflessiva e "matura", in quanto qui non esiste convenzione: chi colpisce per primo fa punto (e se tutti e due gli schermidori realizzano una stoccata entro 40-50 millisecondi l’una dall’altra, il punto viene assegnato ad entrambi – è il colpo doppio). Le stoccate si portano di punta su tutto il corpo dell’avversario, dalla maschera fino alle punte dei piedi.
Tutti, purché in salute, possono praticare la scherma, anche se si tratta di una disciplina che richiede molta volontà di applicazione, pazienza e tenacia, freddezza di nervi e prontezza di riflessi, agilità e scatto.
A queste doti, dopo un congruo periodo di allenamento basato costantemente su lezioni tenute da un maestro, si aggiunge l’intelligenza schermistica, cioè la facoltà di saper mettere a frutto la tecnica acquisita nel migliore dei modi, cioè tramite l’esperienza diretta in pedana.
Tempo, velocità e misura sono da sempre i cardini di questa disciplina: la scherma è uno sport essenzialmente tecnico anche se la componente atletica è di basilare importanza.
Si può senz’altro affermare che la pratica di questa affascinante disciplina con le sue regole scritte e non scritte, basate sulla lealtà e il rispetto dell’avversario, contribuisce indubbiamente a migliorare anche le qualità morali di un atleta, con l’accrescimento dell’autostima e il rafforzamento del carattere.
In Italia, nazione di eccelsa tradizione schermistica, sono affiliate alla F.I.S. (Federazione Italiana Scherma) oltre 260 società schermistiche; a Ferrara opera sin dal 1854 una sola società: l’Accademia di Scherma “Giancarlo Bernardi”.
Va ricordato che la scherma è, con le sue numerose medaglie è di gran lunga lo sport che ha dato (e continua a dare) maggior lustro all’Italia in occasione dei Giochi Olimpici.